In questo articolo approfondiremo la procedura per ottenere il codice CIR di un alloggio ubicato in Lombardia e vedremo quali sono gli adempimenti per gli host.
La procedura per richiedere il CIR di una locazione breve in Lombardia prevede la presentazione della CIA (Comunicazione di Inizio Attività) attraverso la piattaforma telematica SUAP Impresa in un giorno. Ci sono tuttavia comuni, come ad esempio Bergamo o Sesto San Giovanni, dove vanno utilizzate altre piattaforme telematiche comunali che prevedono ugualmente l’uso della firma digitale. Per scoprire di quale piattaforma si avvale il Comune di tuo interesse basta accedere comunque al sito https://www.impresainungiorno.gov.it/home e cercare il Comune in cui è localizzato l’immobile.

Non appena compare il Comune di nostro interesse, sarà necessario selezionarlo. Apparirà un’altra pagina in cui cliccare sul tasto “Compila una pratica“. La pagina che si aprirà successivamente ci permetterà di capire se la pratica può essere compilata direttamente su Impresa in un giorno oppure no. Nel secondo caso si aprirà la pagina del portale che utilizza il Comune di nostro interesse.

Si ricorda che va presentata una CIA per ciascuna unità abitativa identificata da un solo subalterno catastale.
Per compilare la pratica bisogna effettuare l’accesso attraverso lo SPID o la CIE (carta d’identità elettronica abilitata) della persona interessata ad avviare la locazione. E’ poi necessario inserire una breve descrizione in “titolo della pratica” e selezionare la tipologia di attività. In questo caso selezioneremo Alloggi o parti di essi, per locazioni brevi o turistiche in forma NON imprenditoriale e poi l’opzione Aprire l’attività.


A questo punto il sistema genererà un modello da compilare che tiene conto delle alle selezioni finora effettuate. Questo modello è composto da varie sezioni con campi obbligatori contrassegnati in rosso. Ad ogni sezione completata regolarmente comparirà una spunta verde.
La prima sezione da compilare riguarda i dati anagrafici del richiedente, se si tratta di Persona Fisica o di una Ditta/Società/Impresa.

Le sezioni successive riguardano il domicilio digitale ed elettronico presso cui il Comune potrebbe inviare comunicazioni riguardo la pratica, dichiarazioni di consapevolezza e sulla privacy, dati strettamente legati all’immobile. L’indirizzo pec è requisito essenziale da inserire alla voce Domicilio Elettronico ed è lì che si riceveranno comunicazioni nel caso di integrazioni o ulteriori richieste da parte del SUAP. È bene notare che le sezioni potrebbero differire da Comune a Comune.

Il sistema consente la consultazione del tariffario relativo agli oneri connessi alle pratiche e la possibilità di effettuare il pagamento in modalità telematica, qualora il Comune prevedesse il pagamento di diritti di segreteria/istruttoria. L’utente dovrà quindi procedere al pagamento con le modalità previste ed allegare alla pratica la relativa ricevuta.

Alcuni comuni non inseriscono un tariffario o non hanno attivi servizi di pagamento on line. In tal caso l’utente dovrà reperire informazioni in merito ad eventuali oneri connessi alla pratica.
Non è escluso che i Comuni possano inviare una comunicazione per richiedere il pagamento dei diritti anche successivamente all’inoltro della pratica.
L’ultima sezione è dedicata agli allegati. Anche in questo caso la richiesta dei documenti obbligatori è a discrezione del Comune, il quale, in casi rari, potrebbe richiedere integrazioni entro i 30 giorni successivi all’inoltro della pratica, pena l’annullamento della stessa. Solitamente vengono richiesti il documento di identità del titolare della CIA e la planimetria dell’immobile.

Al termine, nella sezione denominata “Firma”, il sistema eroga due documenti di riepilogo. Anche in questo caso occorre firmare digitalmente e caricare esclusivamente in documenti in formato P7M, un file per volta.


Dopo il caricamento dei due file firmati digitalmente, sarà possibile trasmettere la domanda al SUAP. Effettuato l’invio si riceverà via pec la ricevuta di avvenuto invio della pratica.

La lavorazione della pratica da parte del Comune può richiedere diversi giorni. Al termine di questo periodo, il Comune notificherà al titolare l’avvenuta chiusura positiva della pratica tramite PEC, e trasmetterà alla Regione i dati relativi all’alloggio. Successivamente, la Regione, di solito entro 30 giorni lavorativi, assegnerà il CIR alla struttura e avrà cura di creare il profilo ROSS1000 associato al codice fiscale del titolare. Una volta completata questa fase, il titolare potrà richiedere il CIN e comunicare i flussi turistici per fini statistici su Ross1000.
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