Burocrazia affitti brevi: tutti gli adempimenti e come semplificarli

La burocrazia negli affitti brevi richiede comunicazioni obbligatorie e scadenze da rispettare — scopri come gestirle correttamente e delegare tutto in modo semplice e sicuro

Gestire adempimenti e scadenze è complesso — scopri come semplificarli

Burocrazia affitti brevi: tutti gli adempimenti e come semplificarli

La burocrazia degli affitti brevi è fatta di numerosi adempimenti che iniziano con la presentazione della CIA/SCIA, la richiesta di CIR e CIN, l’apertura dell’account Alloggiati Web e proseguono con le comunicazioni all’ISTAT, al Portale Alloggiati e gli altri adempimenti per l’imposta di soggiorno che dono: l’emissione delle ricevute, le comunicazioni ed i pagamenti periodici, il Modello 21 e la dichiarazione annuale all’Agenzia delle Entrate per l’Imposta di soggiorno. Chi non conosce bene la materia può perdersi tra regole regionali e comunali spesso assai diverse tra loro e soprattutto, per chi parte da zero, tutto questo può sembrare una giungla. Gestire gli ospiti ed occuparsi delle pulizie degli alloggi è già abbastanza impegnativo e se a questo aggiungiamo scadenze continue, portali da gestire, ed altra burocrazia, il rischio di commettere errori è dietro l’angolo.

Quali adempimenti servono davvero

Gli adempimenti per affitti brevi e strutture ricettive variano da regione a regione, ma quasi sempre includono:

  • presentazione della CIA al comune oppure SCIA nel caso affitti brevi imprenditoriali o strutture ricettive (anch’esse imprenditoriali);
  • acquisizione di CIR e CIN da esporre negli annunci;
  • account Alloggiati Web per comunicare gli ospiti alla Questura;
  • account ISTAT al portale statistico regionale per comunicare le presenze degli ospiti;
  • posizione per l’imposta di soggiorno, da dichiarare e versare;
  • rispetto di regole locali (urbanistiche, igienico-sanitarie, antincendio, accessibilità).

Prima di ricevere gli ospiti: la burocrazia iniziale

Prima di iniziare a pubblicare un annuncio su portali come Booking o Airbnb, ci sono alcuni adempimenti preliminari:

  • Registrazione dell’attività ricettiva al SUAP comunale o alla regione: per la registrazione di un’attività ricettiva (locazione o struttura ricettiva) quasi tutti gli enti prevedono ormai procedure telematiche su appositi portali con obbligo di firma digitale (es. Impresa In Un Giorno). Alcuni richiedono inoltre la presentazione di pratiche aggiuntive o il versamento di diritti di segreteria o istruttoria.
  • Richiesta di CIR e CIN + registrazione al portale regionale: senza Codice Identificativo Regionale e Codice Identificativo Nazionale non potrai pubblicizzare l’alloggio.
  • SCIA e documentazione tecnica: se gestisci una struttura ricettiva o locazione breve in forma imprenditoriale, alla SCIA vanno allegati alcuni elaborati tecnici che possono preparare soltanto tecnici professionisti abilitati come ingegneri, architetti o geometri (ad esempio, planimetria in P7m, relazione tecnica asseverata, SCA (Segnalazione Certificata per l’Agibilità), certificato di collaudo statico, ecc…
  • Apertura account Alloggiati Web: indispensabile per comunicare i dati degli ospiti alla questura.

Dopo il soggiorno degli ospiti: gli obblighi ricorrenti

Dopo ogni soggiorno vanno effettuati altri adempimenti burocratici:

  • invio delle schedine degli ospiti tramite il Portale Alloggiati Web (entro 24 dal check-in);
  • tenere archiviate le schedine inviate alla questura per almeno 5 anni;
  • comunicazioni ISTAT al portale statistico regionale (giornaliere, mensili o trimestrali, a seconda della regione);
  • dichiarazione e versamento dell’imposta di soggiorno (secondo le scadenze locali);

Questi adempimenti sono continuativi: non basta aprire l’attività,
bisogna mantenerla sempre in regola.

Regole e sanzioni per chi non è in regola

Trascurare la burocrazia degli affitti brevi comporta sanzioni:

  • da 800 a 8000 euro in assenza di CIN (art. 13 ter comma 9 D.L. 145/23), oltre quella regionale riguardante il CIR;
  • da 500 a 5000 euro per la mancata esposizione di CIR e CIN;
  • rimozione dell’annuncio sui portali immobiliari;
  • arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro per omissione di comunicazioni alla Questura (art. 17 T.U.L.P.S.);
  • sanzioni regionali per mancato invio delle comunicazioni ISTAT;
  • sanzioni tributarie per l’imposta di soggiorno non versata o dichiarazioni periodiche non fornite.

FAQ sulla burocrazia degli affitti brevi

Quali adempimenti devo fare prima di ricevere ospiti?
Devi acquisire il CIR ed il CIN, iscriverti al portale statistico regionale, aprire l'account Alloggiati Web, e la posizione per l'imposta di soggiorno (se istituita).
Come si ottiene il CIR e quanto tempo serve?
Il CIR viene rilasciato dal portale regionale. La procedura viene stabilità dalla regione o dal comune. I tempi variano da pochi giorni a qualche settimana a seconda della della tipologia di attività ricettiva, della forma imprenditoriale o meno ed ai tempi necessari per le attività istruttorie.
Oltre al CIR serve anche il CIN?
Sì. Il CIN è il Codice Identificativo Nazionale che si ottiene tramite il portale BDSR, dopo aver acquisito il CIR.
Cosa sono l'account Alloggiati Web ed il Portale Alloggiati?
L'account Alloggiati Web è la posizione con la questura locale che ogni host deve obbligatoriamente tenere aperta se gestisce una locazione breve o una struttura ricettiva. Il Portale Alloggiati è la piattaforma della questura dove inviare le schedine degli ospiti entro 24 ore dall’arrivo o entro 6 ore, nel caso di soggiorno di una sola notte.
Cosa devo comunicare all’ISTAT?
Il numero degli arrivi e delle presenze turistiche, giornalmente, mensilmente o trimestralmente, a seconda delle previsioni normative regionali.
Come si dichiara l’imposta di soggiorno?
Ogni comune ha regole proprie. Le scadenze possono essere bimestrali, trimestrali o quadrimestrali. Nella maggior parte dei comuni le dichiarazioni si effettuano tramite un apposito portale telematico.
Quali sono le scadenze da rispettare?
Comunicazioni di P.S., entro 24 ore dal check-in (o 6 ore se il soggiorno è di una sola notte). Comunicazioni ISTAT e imposta di soggiorno, secondo le regole stabilite da Regione e Comune. Dichiarazione annuale all'Agenzia delle Entrate per l'imposta di soggiorno, entro il 30 giugno di ogni anno.
Cosa rischio se non sono in regola?
Sanzioni amministrative da centinaia a migliaia di euro, sanzioni penali (ammenda o arresto), rimozione dell'annuncio, sanzioni fiscali.
Posso delegare tutta la burocrazia a voi?
Sì, possiamo occuparci di tutte le pratiche iniziali e continuative: dall'avvio dell'attività ricettiva fino alla burocrazia successiva al check-in, rispettando le scadenze nazionali e locali.

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