Guida pratica alla Locazione Turistica Non Imprenditoriale: Aspetti Tecnici, Giuridici e Fiscali

Lucia Leontini Lucia Leontini
· Febbraio 6, 2025
Disbrigo Check-in & Burocrazia Guida pratica alla Locazione Turistica Non Imprenditoriale: Aspetti Tecnici, Giuridici e Fiscali

La locazione turistica non imprenditoriale rappresenta una valida opportunità per i proprietari di immobili che desiderano generare reddito extra affittando le proprie case vacanze in modo occasionale, senza dover avviare un’attività imprenditoriale. Tuttavia, è essenziale conoscere a fondo le normative che regolano questa forma di locazione per evitare sanzioni e poter operare nella piena legalità. Questa guida approfondita ti fornirà tutte le informazioni necessarie, con un focus sugli aspetti tecnici, giuridici e fiscali

Cos’è la Locazione Turistica Non Imprenditoriale?

La locazione turistica, anche conosciuta come affitto breve, è un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo per un periodo di tempo limitato, generalmente inferiore a 30 giorni. La locazione turistica non imprenditoriale si distingue da quella imprenditoriale per l’assenza di una struttura organizzata e continuativa. In altre parole, il proprietario si limita ad affittare l’immobile in modo occasionale, senza offrire servizi aggiuntivi tipici delle strutture ricettive (come colazione, pulizia giornaliera, cambio biancheria, ecc.).

Il Codice Civile italiano, agli articoli 1571 e seguenti, disciplina la locazione in generale, inclusa quella a uso abitativo con finalità turistiche. In particolare, l’articolo 1571 definisce la locazione come:

“il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo”.

Per quanto riguarda le locazioni turistiche, l’articolo 53 del Codice del Turismo prevede che:

“gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del codice civile in tema di locazione”.

Inoltre, la Legge n. 431/1998, all’articolo 1, comma 2, lettera c), esclude espressamente le locazioni ad uso abitativo per finalità turistiche dall’applicazione della disciplina sulle locazioni abitative, rimandando anch’esse alle norme del Codice Civile.

Pertanto, le locazioni turistiche sono principalmente regolate dalle disposizioni generali del Codice Civile sulla locazione, con specifiche indicazioni fornite dalla normativa sul turismo, le quali stabiliscono che, l’affitto turistico deve essere privo di servizi tipici alberghieri per rimanere in regime non imprenditoriale.

locazione turistica non imprenditoriale

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Requisiti e Limiti

Per rientrare nella locazione turistica non imprenditoriale, è necessario rispettare alcuni requisiti e limiti fondamentali:

  • Occasionalità: l’attività di locazione deve essere svolta in modo saltuario, senza carattere di abitualità e continuità. Non esiste una definizione precisa di “occasionalità”, ma è importante che l’attività non sia svolta in modo professionale e organizzato.
  • Numero di appartamenti: a livello nazionale, la normativa fiscale stabilisce che la locazione turistica può essere gestita in forma non imprenditoriale fino a un massimo di quattro alloggi. Superata questa soglia, diventa obbligatoria l’apertura della Partita IVA. Inoltre, le normative regionali possono prevedere ulteriori obblighi amministrativi, come la presentazione della SCIA oltre un certo numero di immobili.
  • Durata massima: la normativa prevede che un singolo contratto di locazione turistica non possa superare i 30 giorni consecutivi per lo stesso inquilino. Superata questa soglia, l’affitto potrebbe essere considerato di natura differente, con conseguenti obblighi fiscali aggiuntivi. Approfondisci qui

Normativa Fiscale

Anche se non è necessario aprire una Partita IVA, la locazione turistica non imprenditoriale è soggetta all’osservanza degli adempimenti fiscali sulla denuncia dei redditi. L’incasso derivante da questa attività deve essere dichiarato nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche, nella sezione relativa ai redditi diversi.

È possibile optare per la cedolare secca, un’imposta sostitutiva del 21% sui redditi derivanti dalla locazione di immobili ad uso abitativo. La cedolare secca offre il vantaggio di semplificare la tassazione e di non essere soggetta a IRPEF e relative addizionali.

locazione turistica non imprenditoriale

Questi documenti sono fondamentali per poter dimostrare la correttezza della dichiarazione dei redditi in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Consulta la guida dettagliata sugli affitti brevi per ulteriori dettagli.

Adempimenti Burocratici

Un’importanza fondamentale della locazione turistica non imprenditoriale riguarda gli adempimenti burocratici da rispettare. Ecco i principali obblighi da considerare:

  • Comunicazione degli ospiti: il locatore è tenuto a comunicare alla Questura i dati degli ospiti alloggiati tramite il portale Alloggiati Web. Questa comunicazione deve essere effettuata entro 24 ore dall’arrivo di ciascun ospite, come previsto dalla normativa sulla pubblica sicurezza.
  • Registrazione sul portale Ross1000: per fini statistici, è obbligatorio registrare le informazioni relative alle locazioni turistiche sul portale Ross1000, gestito dall’ISTAT e dalle Regioni. L’adempimento varia in base alla normativa locale, quindi è consigliabile verificare le disposizioni del proprio territorio.
  • Riscossione della tassa di soggiorno: se prevista dal Comune in cui è situato l’immobile, è necessario riscuotere la tassa di soggiorno degli ospiti e versarla alle casse comunali.

Servizi Accessori

Nella locazione turistica non imprenditoriale, è possibile offrire alcuni servizi accessori, come la pulizia finale dell’appartamento e la connessione Wi-Fi. Tuttavia, affinché la locazione rimanga non imprenditoriale, è fondamentale sottolineare che è vietato fornire servizi tipici delle strutture ricettive, come il cambio biancheria giornaliero, la reception 24 ore su 24, ecc. La distinzione tra servizi accessori e servizi turistici è cruciale per non incorrere in sanzioni.

In pratica, in una locazione turistica non imprenditoriale, è consentito offrire alcuni servizi accessori, come:

  • Pulizia dell’immobile (solo a inizio e fine soggiorno)
  • Connessione Wi-Fi
  • Biancheria per gli ospiti

Servizi aggiuntivi come colazione, reception o trasporti potrebbero invece far ricadere l’attività nel regime imprenditoriale.

Aspetti Giuridici

La locazione turistica non imprenditoriale è regolata da diverse fonti normative:

  • Codice Civile: il Codice Civile disciplina in generale i contratti di locazione, compresi quelli turistici.
  • Leggi Regionali: le leggi regionali possono prevedere specifiche disposizioni in materia di locazioni turistiche, come ad esempio la definizione di standard qualitativi minimi per gli alloggi, la registrazione delle strutture, ecc.
  • Riforma della Legislazione Nazionale del Turismo: la riforma del turismo ha introdotto importanti novità in materia di locazioni turistiche, con l’obiettivo di armonizzare la normativa a livello nazionale e di contrastare l’abusivismo.

Categorie Catastali e Locazione Turistica: focus sui gruppi A1 e A11

Un aspetto importante da considerare quando si intende affittare una casa vacanze riguarda la categoria catastale dell’immobile. Le categorie catastali identificano le diverse tipologie di immobili presenti sul territorio italiano, in base alle loro caratteristiche e destinazione d’uso.

Per quanto riguarda le locazioni turistiche, è fondamentale verificare che l’immobile rientri in una delle categorie ammesse per questo tipo di attività.

In generale, sono idonei gli immobili che rientrano nelle categorie del gruppo A, ad eccezione della categoria A10 (uffici e studi privati). In particolare, le categorie A1 (abitazioni di tipo signorile) e A11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi) sono spesso utilizzate per le locazioni turistiche, in quanto si tratta di immobili con caratteristiche che ben si prestano a questo tipo di attività.

Tuttavia, è sempre consigliabile verificare le specifiche disposizioni regionali o comunali in materia di locazioni turistiche, in quanto potrebbero prevedere ulteriori requisiti o limitazioni per le diverse categorie catastali.

Vantaggi e Svantaggi

La locazione turistica non imprenditoriale presenta diversi vantaggi, tra cui la possibilità di guadagnare un reddito extra senza dover avviare un’attività imprenditoriale, la flessibilità nella gestione dell’immobile e la possibilità di offrire un’esperienza di viaggio più autentica agli ospiti. Tuttavia, è importante considerare anche alcuni svantaggi, come la necessità di gestire gli adempimenti burocratici, la concorrenza con altre strutture ricettive e la possibilità di dover affrontare eventuali problemi con gli ospiti.

locazione turistica non imprenditoriale

Esempi pratici e Casistiche comuni

Per comprendere meglio come funziona la locazione turistica non imprenditoriale, possiamo fare alcuni esempi pratici:

  • Esempio 1: Un proprietario che affitta il proprio appartamento per brevi periodi durante l’anno, quando è fuori città per lavoro o in vacanza, rientra nella definizione di locazione turistica non imprenditoriale, purché rispetti i limiti di durata e occasionalità.
  • Esempio 2: Un proprietario che affitta più appartamenti in modo continuativo e organizzato, offrendo servizi aggiuntivi come la pulizia giornaliera e la colazione, esercita un’attività imprenditoriale e deve aprire una Partita IVA.

Domande Frequenti (FAQ)

  • Come funziona la locazione turistica non imprenditoriale?
    La locazione turistica non imprenditoriale è un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo per un periodo limitato, generalmente inferiore a 30 giorni. Si distingue dalla locazione imprenditoriale per l’assenza di una struttura organizzata e continuativa e per l’occasionalità dell’attività.
  • È possibile affittare una casa vacanze senza aprire una Partita IVA?
    Sì, è possibile affittare una casa vacanze senza aprire una Partita IVA, purché si tratti di locazione turistica non imprenditoriale, ovvero svolta in modo occasionale e senza offrire servizi aggiuntivi tipici delle strutture ricettive.
  • Quali sono le normative fiscali per le case vacanze?
    Le normative fiscali per le case vacanze prevedono la dichiarazione dei guadagni derivanti dalla locazione nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche. È possibile optare per la cedolare secca, un’imposta sostitutiva del 21% sui redditi derivanti dalla locazione di immobili ad uso abitativo. Per informazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia di consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate
  • Cosa significa l’occasionalità in termini di locazione turistica non imprenditoriale?
    L’occasionalità si riferisce al carattere saltuario e non continuativo dell’attività di locazione. Non esiste una definizione numerica precisa di “occasionalità”, ma è importante che l’attività non sia svolta in modo professionale e organizzato.
  • Qual è il limite del numero di appartamenti che si possono affittare?
    A livello nazionale non esiste un limite al numero di appartamenti che possono essere locati con questa modalità. Tuttavia, alcune regioni potrebbero prevedere specifiche limitazioni, quindi è fondamentale consultare la normativa regionale di riferimento.
  • Come si dichiarano i guadagni derivanti da questa attività?
    I guadagni derivanti dalla locazione turistica non imprenditoriale devono essere dichiarati nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche, nella sezione relativa ai redditi diversi.
  • È possibile offrire servizi accessori come pulizia e connessione Wi-Fi?
    Sì, è possibile offrire servizi accessori come la pulizia finale dell’appartamento e la connessione Wi-Fi. Tuttavia, è vietato fornire servizi tipici delle strutture ricettive, come la colazione o il cambio biancheria giornaliero.
  • Quali sono le leggi regionali riferite alla Riforma della legislazione nazionale del turismo?
    Le leggi regionali che fanno riferimento alla Riforma della legislazione nazionale del turismo sono numerose e specifiche per ogni regione. Si consiglia di consultare la normativa della propria regione per avere informazioni dettagliate.
  • Quali sono le categorie catastali ammesse per la locazione turistica?
    In generale, sono ammessi gli immobili che rientrano nelle categorie del gruppo A, ad eccezione della categoria A10 (uffici e studi privati). In particolare, le categorie A1 (abitazioni di tipo signorile) e A11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi) sono spesso utilizzate per le locazioni turistiche. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare le specifiche disposizioni regionali o comunali in materia di locazioni turistiche.

Conclusioni: Trasforma la tua Casa Vacanze in un’opportunità di guadagno con la Locazione Turistica Non Imprenditoriale

La locazione turistica non imprenditoriale si presenta come una soluzione vincente per i proprietari che ambiscono a monetizzare le proprie case vacanze in modo semplice e nel pieno rispetto della legge. Immagina di trasformare il tuo immobile in una fonte di reddito extra, senza l’onere di avviare una complessa attività imprenditoriale. Con la locazione turistica non imprenditoriale, questo è possibile!

Tuttavia, è cruciale essere consapevoli che questa opportunità, seppur vantaggiosa, richiede una conoscenza approfondita delle normative che la regolano. Come in ogni ambito, la chiave del successo risiede nell’informazione. Comprendere a fondo i requisiti, i limiti, gli adempimenti fiscali e burocratici, nonché gli aspetti giuridici connessi a questa attività, ti permetterà di operare in tutta tranquillità, evitando spiacevoli sorprese e massimizzando i tuoi guadagni.

Questa guida dettagliata ha lo scopo di fornirti tutte le informazioni essenziali per intraprendere questo percorso con consapevolezza e sicurezza. Ricorda, la locazione turistica non imprenditoriale è un’opportunità da cogliere con intelligenza e preparazione.

Inizia oggi stesso a realizzare il tuo progetto di locazione turistica non imprenditoriale!


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